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Controlli e manutenzione nella Basilica di S. Francesco in Assisi prima del sisma del 26 settembre 1997

Inserito in Basilica di S. Francesco di Assisi

PER LA PREVENZIONE

A pochi anni dal completamento della grande campagna di restauro che aveva interessato, tra il 1963 e il 1983, l’intera decorazione murale delle due Basiliche da parte dell’Istituto Centrale del Restauro in collaborazione con la Soprintendenza ai Beni architettonici, artistici e storici dell’Umbria, l’ICR ha attivato – a partire dal 1989 – una complessa attività finalizzata alla prevenzione del degrado cui i dipinti murali sarebbero andati incontro qualora ( come spesso capita alle opere restaurate) abbandonate a se stesse, soprattutto in presenza di manufatti particolarmente vulnerabili sia per caratteristiche proprie che per inidoneità dei fattori ambientali.

PER LA PREVENZIONE

A pochi anni dal completamento della grande campagna di restauro che aveva interessato, tra il 1963 e il 1983, l’intera decorazione murale delle due Basiliche da parte dell’Istituto Centrale del Restauro in collaborazione con la Soprintendenza ai Beni architettonici, artistici e storici dell’Umbria, l’ICR ha attivato – a partire dal 1989 – una complessa attività finalizzata alla prevenzione del degrado cui i dipinti murali sarebbero andati incontro qualora ( come spesso capita alle opere restaurate) abbandonate a se stesse, soprattutto in presenza di manufatti particolarmente vulnerabili sia per caratteristiche proprie che per inidoneità dei fattori ambientali.

Nonostante l’estrema povertà dei mezzi disponibili, si cominciò con una ricognizione per zone campionarie dello stato di conservazione dei dipinti murali (e anche, a fini soprattutto conoscitivi, delle vetrate) delle due Basiliche e poi, anno dopo anno, il controllo dei singoli cicli medievali, a cominciare da quelli che erano stati restaurati per primi: quindi la Cappella di S. Martino, la Cappella di S. Nicola, la Cappella della Maddalena, le Storie della Passione e di S. Francesco del Maestro di S. Francesco, la Madonna con Bambino e S. Francesco di Cimabue, le Storie dell’Infanzia di Cristo, le Storie della Passione di Pietro Lorenzetti, le Vele con le quattro Virtù Francescane, i dipinti di Puccio Capanna nonché – a causa di danni causati da infiltrazioni di acqua piovana dalle soprastanti vetrate – le Storie di S. Francesco di Giotto.

Il cantiere successivo, programmato per la 2° metà del mese di ottobre 1997, dopo la festa del Santo e prima della Commemorazione dei Defunti, avrebbe dovuto riguardare le decorazioni della 1° campata della Basilica Superiore ma venne resa impossibile dai danni del sisma, trattandosi di una delle 2 zone crollate.

Contestualmente era stato attivato un sistema di monitoraggio da campo allo scopo di capire quali aspetti del microclima o comunque dell’ambiente nel senso più ampio del termine potessero influire negativamente sulle condizioni delle decorazioni murali (oltre che degli altri manufatti, fissi o mobili che fossero), ivi compresa  la “pressione antropica”, cioè l’impatto dei visitatori sui parametri ambientali con conseguenti alterazioni e comportamenti involontariamente errati da parte dei responsabili.

Erano stati anche avviati studi e prime sperimentazioni su come potere intervenire per riportare o mantenere nella normalità la situazione non ricorrendo a sistemi rigidi e costosi, caratterizzati per di più da una invasività incompatibile con l’integrità del monumento, secondo un “approccio passivo” già in avanzato stato di realizzazione nella Cappella Scrovegni e nel Refettorio di S. Maria delle Grazie a Milano.

Nel corso dei cantieri sono stati rilevati e documentati non solo lo stato di conservazione dei dipinti ma anche quegli aspetti inerenti alle tecniche esecutive che nel corso dei precedenti interventi di restauro non era stati annotati ( o comunque non resi noti); inoltre sono state sviluppate linee di ricerca scientifica sui diversi problemi sopra ricordati, destinate a dare esiti talora eclatanti (ad es. alterazione della biacca).  

Roma 31.8.2010  Giuseppe Basile

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