LEONARDO, L’Ultima Cena. Indagini, ricerche, restauro
Il restauro dell’Ultima Cena di Leonardo rappresenta uno degli interventi più difficili nella storia del restauro e non solo italiana per lo stato disastroso in cui era venuta a trovarsi a causa di una molteplicità di condizioni negative: l’anomala tecnica pittorica impiegata da Leonardo; le avverse condizioni ambientali; gli errati interventi di restauro del passato; infine i gravissimi danni durante la II° Guerra Mondiale.
a cura di Giuseppe Basile e Maurizio MarabelliNardini Editore (DVD ArtMediaStudio)
Il restauro dell’Ultima Cena di Leonardo rappresenta uno degli interventi più difficili nella storia del restauro e non solo italiana per lo stato disastroso in cui era venuta a trovarsi a causa di una molteplicità di condizioni negative: l’anomala tecnica pittorica impiegata da Leonardo; le avverse condizioni ambientali; gli errati interventi di restauro del passato; infine i gravissimi danni durante la II° Guerra Mondiale.
I risultati del ventennale intervento erano stati pubblicati in un volume di P. Marani e G. Brambilla Barcilon, ma senza nessun riferimento alla lunga serie di indagini scientifiche necessarie ad ottenere quei risultati ed effettuate ai seguenti fini:
- individuare le cause del degrado dell’Ultima Cena
- mettere a punto i metodi di intervento sull’edificio e sull’ambiente per renderli idonei alla conservazione futura del dipinto
- controllare i risultati della messa in opera di quegli interventi prima di procedere alla definizione dei metodi di restauro del dipinto.
ora riportate sinteticamente in questo volume, assieme alle ricerche e agli studi storici e scientifici per definire la originale e finora misteriosa tecnica pittorica, ritenuta da sempre anomala senza però che nessuno ne avesse saputo spiegare i motivi.
Il volume contiene inoltre brevi interventi
- sul metodo e sulle tecniche impiegate nel restauro dell’Ultima Cena
- sul complesso sistema di protezioni, non solo tecnologiche, messe in opera per garantire al dipinto la migliore conservazione possibile prevenendo l’insorgere di rinnovati fenomeni di degrado: dall’accesso numericamente limitato dei visitatori al monitoraggio 24 ore su 24 di polveri, inquinanti, sbalzi termici e variazioni di umidità alla sistematica ricognizione, almeno una volta all’anno, dello stato di conservazione del dipinto da parte di restauratori delle due Soprintendenze competenti e dell’Istituto Centrale del restauro, che coordina la Commissione per la conservazione dell’Ultima Cena
Il volume, che presenta contributi dei più prestigiosi specialisti in scienza dei Beni Culturali, sia italiani che stranieri, e dei responsabili degli interventi di conservazione e restauro del dipinto, è articolato in 3 sezioni:
- ricerche e indagini sull’ambiente
- ricerche e indagini sul dipinto
- interventi sul dipinto
Esso rende conto pertanto solo delle indagini e degli interventi riguardanti il dipinto e il rapporto tra questo e l’ambiente, mentre debbono essere ancora rese pubbliche le indagini e gli interventi sulla parete del dipinto e sull’edificio del Refettorio.
Chiude il volume un’ampia appendice che riporta, tra l’altro, una preziosa relazione di Cesare Brandi sulla pulitura dell’Ultima Cena, finora praticamente inedita
(Giuseppe Basile)